Ecco quali sono le ragioni per cui è meglio prediligere un materiale versatile e resistente come il PTFE, atossico e perfetto per i macchinari alimentari.
Le caratteristiche del PTFE
Il PTFE, il Politetrafluoroetilene, è un materiale inerte chimicamente ed ha ottime caratteristiche di atossicità. Per questo motivo è particolarmente indicato da utilizzare con gli alimenti. Inoltre presenta un’ottima resistenza all’invecchiamento e alle alte temperature e non è infiammabile. Ha un ritorno elastico molto basso e, quando viene realizzato per sinterizzazione, ha una forte perdita di carico dopo il serraggio. Le sottocategorie più diffuse del PTFE sono essenzialmente tre: vergine, caricato ed espanso.
Il PTFE vergine è molto impiegato nell’industria chimica
Parliamo in primo luogo dal PTFE vergine, che è un tecnopolimero che ha ottime caratteristiche dielettriche isolanti. Resiste alle temperature con esercizio in continuo da -180°C a 250°C. Ha una scorrevolezza molto elevata ed una notevole resistenza agli agenti chimici aggressivi. Per via della sua compatibilità alimentare il PTFE vergine viene frequentemente usato nell’industria chimica, farmaceutica e petrolchimica.
Il PTFE caricato con l’aggiunta di additivi
Il PTFE caricato viene realizzato aggiungendo al PTFE delle polveri additive come fibre di carbone, vetro, grafite, bronzo e polveri di ceramica. A seconda delle diverse concentrazioni queste componenti possono variarne le caratteristiche. Ad esempio ne aumentano la durezza, la resistenza all’usura e alla compressione oppure ne riducono il coefficiente di dilatazione termica. Inoltre ne possono cambiare la resistenza superficiale e la resistività di volume.
Il PTFE espanso resiste molto bene alle variazioni termiche
Infine abbiamo il PTFE espanso. Esso possiede un’elevata resistenza chimica ed un’alta stabilità nei confronti delle variazioni termiche. Le sue caratteristiche, infatti, rimangono pressoché le medesime fino a temperature di 260°C. Inoltre il PTFE espanso ha un basso coefficiente di abrasione, elevata stabilità dimensionale, ottime proprietà anti-adesive ed estrema resistenza all’invecchiamento, conservando facilmente l’elasticità nel tempo.
Le applicazioni delle guarnizioni in PTFE
Le guarnizioni in PTFE, per le loro caratteristiche, sono adatte a diversi campi di applicazione. Come detto è atossico e dunque è impiegato di frequente per gli usi alimentari. Il loro basso coefficiente d’attrito le rende perfette per i cuscinetti meccanici a patto che supportino un basso carico. Inoltre le guarnizioni in PTFE hanno ottime proprietà dielettriche, di autoestinguenza e di stabilità alle intemperie. Per tali motivi sono usate sempre più spesso nel settore elettrico. Non dimentichiamo neanche la loro resistenza chimica agli acidi e alcali molto elevata. Per questo le guarnizioni in PTFE sono presenti in maniera massiccia nell’industria petrolchimica e chimica.